ADESSO TOCCA A NOI!!
Il mondo universitario, soprattutto quello scientifico, è in costante e crescente fermento, in risposta ai provvedimenti presi dal governo negli ultimi mesi (contenuti principalmente nella legge 133/08, scritta peraltro da Renato Brunetta, ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione… e quindi: che c’entra con l’università?!). Ricordiamo a tutti che cosa comportano:1) Ennesimo taglio dei fondi destinati ad università e ricerca, consistente nella riduzione del 20% del budget riservato a tutta l’università italiana pari a circa 1,5 miliardi di euro in 5 anni. Il futuro rettore Frati ha dichiarato che si potrebbe arrivare, al fine di sopperire alla mancanza di fondi, alla triplicazione o addirittura quadruplicazione delle tasse universitarie. I tagli di cui sopra saranno così distribuiti:
i. 63,5 milioni di euro nel 2009
ii. 190 milioni di euro nel 2010
iii. 316 milioni di euro nel 2011
iv. 417 milioni di euro nel 2012
v. 453 milioni di euro nel 2013
(e rendiamo noto che la Sapienza non riesce a chiudere il bilancio preventivo già dal 2010).
2) In quest’ottica è stata decretata la possibilità per le università di diventare fondazioni di diritto privato, sancendo la fine dell’università pubblica e della libera ricerca. L’acquisizione da parte di un privato di diritto decisionale nell’università comporterà probabilmente anche il taglio dei corsi senza un beneficio economico immediato (quindi non sarà colpita solo la libertà delle materie scientifiche, ma la sopravvivenza stessa delle “non-redditizie” aree umanistiche).
3) Verrà applicata una limitazione del turnover nei prossimi anni che va dal 10% nel 2009 al 50% dal 2012… per sempre. Il che vuol dire che, all’inizio, ogni 10 posizioni vacanti solo una verrà occupata. Mentre molti precari a cui avevano già promesso il posto si trovano di nuovo nell’incertezza, i futuri laureati si vedranno preclusa l’opportunità di una carriera accademica nel loro paese.
INOLTRE
La legge 133/08 si fa scudo dell’articolo 33 della costituzione italiana.Art 33: “L’arte e la scienza sono libere e libere nell’insegnamento. […] Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione senza oneri per lo stato.”
Legge 133/08, art. 16: “In attuazione dell’articolo 33 della costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti [?!? N.d.A.] e dell’autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato, con delibera del senato accademico. […] Al fondo di dotazione delle fondazioni universitarie è trasferita, con decreto dell’agenzia del demanio la proprietà dei beni immobili già in uso alle università trasformate. […] Gli atti di trasformazione e di trasferimento degli immobili e tutte le operazioni ad essi connesse sono esenti da imposte e tasse.”
Di fronte all’attività mostruosa di Brunetta (DL 133/08) i CAD di Chimica e Chimica industriale si riuniranno il 20 ottobre per discutere una linea di protesta univoca da parte dei professori e dei ricercatori di questi corsi di laurea.
E NOI?
Per sensibilizzare gli studenti a questi problemi e per informarli delle decisioni prese dall’assemblea di cui sopra,
VEDIAMOCI MARTEDì 21 ALLE ORE 10 IN AULA “LA GINESTRA” IN UN’ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI
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